
Sono quasi 150 tavoli di crisi occupazionale aperti al Mise, in aumento rispetto ai dati di Gennaio.
La novità sostanziale, che sta destando grande preoccupazione negli ultimi mesi, è che anche il settore della grande distribuzione si aggiunge ai settori che da anni sono in difficoltà (dalla siderurgia all’agroalimentare, dall’automotive alla logistica e agli elettrodomestici).
In totale sono coinvolti più di 210mila lavoratori, di cui circa il 35% è considerato più a rischio perché proveniente da imprese in procinto di chiudere, per cui la ricollocazione è più difficile.
Un dato allarmante è sicuramente l’esplosione della cassa integrazione straordinaria, alla quale si ricorre in caso di crisi più gravi e ristrutturazioni, che nel primo quadrimestre 2019 segna un incremento di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2018 e ad aprile raggiunge un +78% sullo stesso mese dello scorso anno.
Accanto ai nomi di Alitalia, di Piaggio Aero e Bombardier, Aferpi di Piombino, Alcoa di Portovesme, a marchi come Pernigotti, spiccano IperDì e diversi supermercati Coop. La vicenda Mercatone Uno è stata al centro del tavolo del 27 maggio, con il fallimento dichiarato dal Tribunale di Milano della Shernon Holding Srl e la chiusura dei 55 punti vendita: per la salvaguardia dei 1.800 lavoratori si punta ad ottenere l’autorizzazione all’esercizio provvisorio per poter ricorrere alla Cigs. Ieri è stata la volta dei rappresentanti di Conad che hanno riferito dell’operazione di subentro negli asset aziendali di Auchan Sma: coinvolti circa 18mila lavoratori.