
La digitalizzazione della PA è un obiettivo di primaria importanza per restituire maggior efficienza e dinamismo ai servizi offerti dagli enti pubblici.
L'accordo quadro del 16 febbraio 2018 tra Agid (Agenzia per l’Italia digitale) e Conferenza Stato-Regioni «per la crescita e la cittadinanza digitale verso gli obiettivi Europa 2020», triennale, riconosce la possibilità alle Regioni di svolgere un ruolo di coordinamento territoriale per favorire la trasformazione digitale: accesso ai servizi, ecosistemi e interoperabilità, piattaforme abilitanti, infrastrutture fisiche, sicurezza, gestione del cambiamento e monitoraggio, comunicazione. In base all'intesa-cornice, l'agenzia per l'Italia digitale mette a disposizione delle Regioni strumenti tecnici, di monitoraggio e di governance «personalizzati» e sinergici con la strategia digitale nazionale.
Grazie ai due accordi sottoscritti la scorsa settimana da Marche e Piemonte, salgono a sei le Regioni italiane che hanno stretto un'intesa con l'Agid e l'Agenzia per la coesione territoriale per velocizzare la trasformazione digitale dei servizi pubblici.
A fare da apripista era stato l'Abruzzo, poi a gennaio scorso ci furono i tre accordi con le Regioni Lazio, Puglia e Sardegna.
Tra gli interventi previsti nei due accordi, segnaliamo:
- Dotazione delle infrastrutture digitali cloud;
- una migliore protezione dei dati, attraverso il progetto «Elaastic»;
- semplificazione e diffusione del sistema regionale dei pagamenti MPAY, attraverso l'integrazione con la piattaforma nazionale PagoPA per il pagamento dei servizi pubblici locali a vantaggio di cittadini e imprese;
- valorizzazione degli open data pubblici mediante la piattaforma «Yucca Smartdatanet».